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www.vinoinrete.it vino novello

etichette varie -  vini novelli       Il vino novello, un fenomeno di massa quasi tutto italiano, rappresenta un settore in costante crescita negli ultimi anni.

      Ogni anno si celebra il rito del dèblocage, l'apertura delle bottiglie alla mezzanotte del 6 novembre, una sorta di battesimo che dà inizio alla commercializzazione del prodotto per la stagione in corso e all'invasione degli scaffali di enoteche e ristoranti.

      Pare che il vino novello abbia origini francesi, quando negli anni '30 del XX secolo il ricercatore Flanzy sperimentò la conservazione dei grappoli sotto CO2 ed ottenne involontariamente un mosto gradevole e profumato. I primi a produrlo furono i vignaioli del Beaujolais, la regione a sud della Borgogna, con l'appellativo di Beaujolais Noveau, ricavandolo esclusivamente da uva Gamay.

      In Italia la primogenitura del vino novello va ex-aequo ad Angelo Gaja negli anni '70 con il «Vinot» ed al «S.Giocondo» di Giacomo Tachis per i Marchesi Antinori, ma oggi il fenomeno conta più di 400 produttori per 15-20 milioni di bottiglie.

     Produzione intorno a 11 milioni di bottiglie, equivalente grosso modo al 2% del vino totale.

      A differenza dei cugini francesi, nel nostro Paese si utilizzano un po' tutti i vitigni (sono circa 60 quelli previsti dai vari disciplinari) con prevalenza di Merlot, Cabernet Sauvignon e Sangiovese, ma a fare la parte del leone è soprattutto il Nord, con 6 bottiglie su 10. La regione con il maggior numero di bottiglie prodotte è il Veneto (intorno ai 5 milioni).

      Questo vino particolare è stato disciplinato per legge nel 1999, con successive modificazioni, e si produce con il processo di macerazione carbonica, una tecnica che tende ad esaltare le caratteristiche di freschezza e di sentore fruttato, regalando un prodotto molto apprezzato e beverino.

      I grappoli interi sono posti all'interno di apposite vasche da 50-70hl, nelle quali dopo aver prodotto il vuoto d'aria viene immessa co2, a 30° per 7-14gg. I grappoli che si trovano sul fondo delle vasche vengono schiacciati dalla massa d'uva e liberano il mosto. I lieviti indigeni migrano dalla buccia alla polpa alla ricerca di ossigeno ed acqua, innescando un processo di fermentazione intracellulare. Al termine del ciclo si procede alla vinificazione in rosso, con una lieve pigiatura e un'ulteriore fermentazione di 3-4gg.

documento winword D.M. 13 luglio 1999.
Nuove disposizioni per la produzione, la commercializzazione e l'immissione al consumo dei vini a denominazione di origine e ad indicazione geografica tipica designati con la qualificazione "novello"
      La gradazione minima è 11% vol, il limite massimo di zuccheri riduttori residui non deve superare i 10g/l, il termine ultimo per l'imbottigliamento è il 31 dicembre dello stesso anno della vendemmia, mentre la commercializzazione non può avvenire prima delle ore 0:01 del 6 novembre, giorno del dèblocage (solo nell'ambito di manifestazioni espositive e promozionali è consentito porre in degustazione i vini "novelli" a partire dalle ore 0:01 del 5 novembre dell'annata di produzione delle uve; il Beaujolais Nouveau francese, invece, si potrà assaggiare solo a partire dal terzo giovedì di novembre).

      Per l'assenza quasi totale di tannino il vino prodotto in questa maniera non è particolarmente longevo, e induce gli addetti ai lavori a promuoverlo in modo massiccio, così da venderlo e consumarlo in tempi brevi (non più di 5-6 mesi dall'uscita).

      Dal punto di vista del marketing si è trattato senza dubbio di una scelta vincente, perché il vino novello ha contribuito ad avvicinare i giovani con moderazione al vino e in seguito al vino di qualità. Il novello ha però anche i suoi detrattori, poiché rappresenta in qualche misura una realtà contraddittoria.
      Il disciplinare di legge obbliga infatti il ricorso alla macerazione carbonica per almeno il 30% delle uve (mentre il Beaujolais richiede il 100%), ma ammette l'utilizzo della vinificazione tradizionale per il resto dell'uvaggio.
      Forse proprio per questa ragione, oppure solamente per un po' di snobismo, alcuni grandi produttori dichiarano che il novello non lo produrranno mai, perché altrimenti danneggerebbe l'immagine dei loro vini di punta.

       L'appuntamento per appassionati ed operatori del settore è anche per quest'anno a Verona presso il polo fieristico Veronafiere, il 5-6 novembre con "ANTEPRIMA NOVELLO", per un rilancio del prodotto. Appuntamento al Palazzo della Gran Guardia nella storica e centralissima Piazza Bra (www.vinitaly.com/novello/).
      Per l'occasione anche il Movimento Turismo del Vino allestirà la 2^ edizione di San Martino in Cantina.
Nel mese di novembre tantissime cantine in tutta la penisola apriranno le loro porte al pubblico per un approccio al vino Novello, ai prodotti tipici ed agli abbinamenti della tradizione.



Per informazioni


MOVIMENTO TURISMO DEL VINO
Segreteria Nazionale del Movimento Turismo del Vino
Via Mario Angeloni, 16 - 06089 Torgiano PG
Tel/Fax 075 9889529
www.movimentoturismovino.it
info@movimentoturismovino.it

VERONAFIERE
Viale del Lavoro,8 - 37135 VERONA
Telefono:045/8298111
Fax:045/8298288
www.veronafiere.it
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Veronafiere: la crisi non ferma il Novello
fonte ©Adnkronos (3 novembre, 2009)

VERONA - Buone le attese di mercato per il novello, che per primo porta nei bicchieri degli italiani i profumi e gli aromi della nuova vendemmia. La conferma viene dai dati raccolti per Anteprima Novello (5-6 novembre 2009) dall'annuale monitoraggio di Veronafiere - Civilta' del Bere, presentati oggi in conferenza stampa a Verona.

Nonostante la generalizzata contrazione dei consumi alimentari, infatti, le piu' importanti cantine hanno annunciato produzioni uguali o di poco inferiori a quelle del 2008. I produttori saranno 236 (nel 2008 erano 246), con un calo minimo del 4%. Lo stesso trend in termini di bottiglie: saranno 9.163.455 rispetto alle 9.567.842 prodotte l'anno scorso (-4%) e un fatturato presunto di 42.303.622 euro.

Il meglio della produzione italiana di novello e' in vetrina per il secondo anno ad Anteprima Novello, unica manifestazione di dimensione nazionale, con espositori provenienti da tutte le regioni italiane dove questo vino viene prodotto.

«Concepita nel 2008 per dare una risposta concreta alle esigenze di promozione di un prodotto potenzialmente interessante dal punto di vista economico e della diversificazione produttiva, ma non sufficientemente valorizzato, Anteprima Novello ritorna quest'anno con un format ancora piu' ricco di servizi per gli espositori e i visitatori, grazie all'abbinamento con il Giardino del Gusto, mostra/mercato organizzata in contemporanea, e alla sinergia con Fieracavalli che ne amplifichera' la visibilita'», ha spiegato Ettore Riello, presidente di Veronafiere.

«Anteprima Novello - ha detto Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - e' stato pensato per dare la giusta comunicazione del prodotto, utilizzando vari strumenti e attraverso iniziative come le degustazioni, che mettano in risalto il fatto che il Novello e' un prodotto di qualita', come qualsiasi altro vino del vigneto Italia, fortemente legato al territorio di origine con una sessantina di vitigni autoctoni utilizzati».

«Il responso dell'indagine svolta sulle aziende e' stato positivo - ha detto Pino Khail direttore di Civilta' del Bere - perche' ha confermato la tenuta del prodotto nella sua nicchia di mercato»

Il Veneto mantiene la leadership nella produzione con oltre 3 milioni di bottiglie, seguito da Trentino-Alto Adige con 1,2 milioni, Toscana con 933.500 bottiglie e Sardegna al 4° posto con 882 mila bottiglie. Tra le regioni che registrano i maggiori incrementi produttivi, si segnalano l'Emilia Romagna, balzata al 5° posto della classifica con un +37% sull'anno precedente e un totale di 732 mila bottiglie, e l'Abruzzo (+15%) e 290.400 bottiglie.

Il vitigno preferito nella produzione di Novello e' sempre il Merlot, seguito da Sangiovese, Cabernet, Montepulciano e Barbera.
I primi cinque produttori sono nell'ordine Cavit (769 mila bottiglie), Zonin (520 mila), Cantina di Soave (380 mila), Cielo e Terra (360 mila) e Gruppo Italiano Vini (334 mila).


Indietro/Back Chiudi/Close Avanti/Next Stampa/Print 27-10-2009 16:59