Il Dolcetto viene coltivato in tutto il centro-sud del Piemonte, quello d'Alba rappresenta il vertice della piramide qualitativa assieme a quello di Dogliani, subendo anche passaggi in legno. Il vitigno regala maggiore delicatezza rispetto alla Barbera e al Nebbiolo, sia per caratteristiche vegetative che qualitative.
Il 2002 è stata un'annata durante la quale in certe zone è piovuto molto, in altre di meno. Alcuni produttori non potranno uscire in commercio con i loro vini, per altri sarà invece una buona annata.
Le temperature inferiori alla media e la piovosità hanno influito sulla maturazione delle uve, tanto da indurre l'azienda Sottimano a 4/5 diradamenti per abbassare la resa e la vigoria dei grappoli. Il sole di fine agosto ha salvato la stagione concentrando l'acqua nei grappoli. Nel 2002 sono state prodotte circa 7000 bottiglie, con vini di una certa eleganza.
Il vino in degustazione ha una buona luminosità, un colore tipico con unghia violacea, una consistenza che denuncia un buon estratto secco.
Al naso è intenso e persistente, ci regala sensazioni abbastanza fresche, fruttate, con sentore di ciliegia ma anche fiori di campo piuttosto grassi.
Alla gustativa viene confermata la buona acidità anticipata dall'olfatto, e dà una discreta prospettiva di longevità. Risulta abbastanza equilibrato, ma grazie a questa spalla acida possiamo acquistare e conservare la bottiglia in cantina.
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