E' una regione montuosa con una produzione molto ridotta, meno del 10% sotto DOC. La viticoltura si colloca nella valle della Dora Baltea che si estende orizzontalmente piegando poi a sud al confine con il Piemonte. E' una viticoltura particolarmente ripida e terrazzata ed il sistema di allevamento è simile alla pergola trentina (in questo caso "valdostana").
I vini valdostani sono particolari, si consumano prevalentemente vicino alle zone di produzione e non è facile trovarli al di fuori della regione.
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La DOC VALLE D'AOSTA o VALLÉE D'AOSTE copre tutta la produzione regionale, suddivisa in 7 sottozone da ovest a est:
· BLANC DE MORGEX ET DE LA SALLE
· ENFER D'ARVIER
· TORRETTE
· NUS
· CHAMBAVE
· ARNAD MONTJOVET
· DONNAS
Il vino più nordico che ha i vigneti a maggiore altitudine è il BLANC DE MORGEX ET DE LA SALLE che si produce quasi sotto il Monte Bianco con vitigno BLANC DE MORGEX impiantato in vigneti straordinariamente belli, terrazzati, a quasi 1000m sul livello del mare, tra i più alti d'Europa. E' un vino di montagna, bianco, leggero e leggermente aspro.
Nella parte centrale del corso del fiume, intorno alla città di Aosta, c'è la zona dei vini rossi. Il vitigno principale a bacca rossa si chiama PETIT ROUGE ed è alla base dell' ENFER D'ARVIER e del TORRETTE che forse è il vino più importante tra i rossi valdostani come quantità di produzione. Sono vini rossi di media struttura, non molto adatti a lunghi invecchiamenti, come tipologia di vino possono ricordare il Dolcetto.
Anche nella zona di NUS c'è vino rosso ma soprattutto si producono malvasie e passiti con PINOT BIANCO, PINOT GRIGIO e MALVOISIE, un clone particolare di Malvasia che si trova a queste latitudini.
Nella zona di CHAMBAVE c'è un vino rosso (PETIT ROUGE, GAMAY) più un moscato passito che deriva da uve MOSCATO BIANCO. Si finisce con le ultime due sottozone, DONNAS e ARNAD MONTJOVET, che introducono il vitigno PICOUTENER, una varietà di NEBBIOLO (in forma dialettale significa "dalla buccia tenera").
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