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Storie di Vite, 4 dicembre 2004
La forte personalità delle terre di Gorizia
Azienda Agricola Terpin
Il «Collio» nella bottiglia
a cura di Ciccio Cardelli

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      Franco Terpin è un giovane produttore, proviene da una famiglia dedita alla viticoltura. Ci regala una conoscenza diretta del territorio accompagnandoci nei suoi vigneti. Tra i viottoli che dividono un podere dall’altro, ci racconta la sua storia: dai ricordi di bambino fino ad oggi.

fammi povera e io ti farò ricco
      “Nel Collio il vino c’è da sempre, ma i vigneti venivano impiantati dove non si poteva fare altro - il vino non veniva venduto perché non c’erano i soldi per comprarlo – e le aziende erano multi-colturali: ricordo peschi, ciliegi e pascoli per gli animali. Fino al dopoguerra si lavorava per vivere. Dagli anni ’70 in poi si è iniziato a cambiare, l’uva ha assunto sempre più importanza e fino agli anni ’90 l’azienda si è sviluppata vendendo solo uve.
      Negli anni ’91 e ’92 c’è stato un crollo del mercato dell’uva in Friuli: dalle 3000 Lire del 1990 a 500 Lire del 92. E’ in quel periodo che ho deciso di cambiare direzione, di non vendere più le uve, ma di vinificarle. E’ stato un periodo duro.
Nel 1994 ho iniziato ad imbottigliare in Friuli e poi in Austria per delle prove. Con 8 ettari di terreno ho effettuato delle scelte drastiche in vigna. 

Prima si vendeva l’uva: più ne facevi, più ne vendevi, ma ho seguìto il detto della vite: «fammi povera e io ti farò ricco». Ho smesso di adoperare concimi organici in quantità (prima si metteva a chili adesso vado con due secchi e lo doso in un pugno): la ribolla gialla, per esempio era buona quando si vendeva l’uva perché rendeva parecchio, ma così produceva un vino semplice che non diceva niente e allora ho lasciato l’erba in vigna per impoverire il suolo, ho adottato tagli estremi, sei gemme per avere solo tre grappoli per pianta, e così il vino ha iniziato a rispondere, ad essere importante”
.

la ponka
      Siamo arrivati nel vigneto. Tra filari di ribolla gialla e sauvignon allevati a guyot speronato, ci mostra la “ponka” ed il metodo di potatura, di come lui tenga già conto della potatura del prossimo anno, poi continua il racconto.
      “La cantina all’inizio era costituita da vasche di acciaio e da un locale preso in affitto a 25 Km da casa. Dal 1997, annata con una brutta gelata, ho iniziato a produrre pochissimo: solo 3 barriques. Poi non ho accettato più le vasche di acciaio in cortile e le botti in cantina ed è nato il progetto della nuova cantina sotto casa. 
Ho cercato di seguire la mia strada: vivere nei vigneti, vivere un rapporto diretto con la pianta - vite per vite –, fare vini strutturati senza filtraggio – se il vino esce dopo due mesi deve essere filtrato, se esce dopo due anni invece il vino fa tutto da solo – e seguire una vinificazione rischiosa e particolare: assecondando il più possibile tutto ciò che le uve possono dare da sole, senza interventi esterni, partendo solo dal bagaglio e le potenzialità dei lieviti indigeni e del corso naturale della fermentazione. Così i miei vini sono vini che devono maturare per crescere: il vino del 1997 per esempio, anno in cui è nata mia figlia, è ancora un vino in crescita”.

la soddisfazione di una grande annata
      Di buon passo, dal vigneto raggiungiamo casa sua e scendiamo dritti in cantina per vedere il risultato del suo metodo di vinificazione: Pinot grigio, Chardonnay, Tocai e Ribolla gialla sono ancora in fermentazione dentro le botti, a distanza di due mesi dalla vendemmia.

Franco Terpin
“Certo, mi accollo molti rischi in più e non dormo sonni tranquilli, perché non sai mai che fine farà il vino! Lo devi seguire ogni giorno e devi essere pronto a travasi frequenti in caso di problemi, ma così ottieni un vino del territorio in cui puoi riconoscere davvero l’annata calda, l’annata fredda, l’annata buona! Se fai un vino pilotato, standardizzato, utilizzando lieviti industriali ed enzimi, ottieni sempre la stessa qualità, anche elevata, puoi pianificare produzioni ed incassi e dormire sonni tranquilli, ma non avrai mai la soddisfazione di una grande annata. Come faresti ad apprezzarla?” 

la degustazione


Collio Bianco DOC 2001
Zona di produzione: San Floriano del Collio - Età del vigneto: dai 10 ai 50 anni - Esposizione: Sud - Sud Ovest - Altitudine: dai 100 ai 150 metri - Tipologia di terreno: Ponka ( Marne e Arenarie ) - Vitigni: Chardonnay 25%, Pinot Grigio 25%, Sauvignon 25%, Tocai 25% - Sistema di allevamento: Cappuccina e Guyot - Densità di impianto: 5.000 ceppi per ettaro - Resa per ettaro: 40/50 quintali – Epoca di vendemmia: Prima decade di settembre – Tecnica di vinificazione: uve raccolte tardivamente, fermentazione in barriques per 25 giorni, temperatura di fermentazione non controllata, fermentazione malolattica ed elevazione in barriques per 11 mesi, affinamento in bottiglia per altri 7 mesi – Bottiglie prodotte: 9.000
Alla vista è cristallino, giallo paglierino molto carico, consistente. Al naso si presenta intenso, persistente, fine, complesso e fragrante: accanto alle note di frutta bianca e gialla molto matura e di vaniglia, sentori minerali e di fiori bianchi. In bocca è setoso, equilibrato tra alcool e acidità. Persistenza lunghissima, legata alle note di legno e a quelle fruttate e minerali. Da abbinare con cibi dal sapore intenso e ricchi di profumi ed aromi: carni bianche salsate, montasio giovane, risotti alle erbe fini, pasta con le alici.

Collio Rosso DOC 2001
Zona di produzione: San Floriano del Collio – Età del vigneto: 80 anni – Esposizione: Sud/Sud Ovest – Altitudine: 100/150 metri – Tipologia di terreno: Ponka ( Marne e Arenarie ) – Vitigni: Cabernet Sauvignon 80%, Cabernet Franc 10%, Merlot 10% - Sistema di allevamento: Cappuccina – Densità di impianto: 5.000 ceppi per ettaro – Resa per ettaro: 40/50 quintali – Epoca di vendemmia: Prima decade di Ottobre – Tecnica di vinificazione: Pressatura soffice, fermentazione alcolica per 20 giorni, temperatura di fermentazione 25/30 °C e successivo svolgimento della malolattica, elevazione in barriques per 12 mesi, affinamento in bottiglia per altri 12 mesi – Bottiglie prodotte: 1.300
Il colore è rosso rubino molto intenso. Al naso è fine, fruttato: emergono note di mora, mirtillo e sentori speziati di liquirizia, pepe e legno. In bocca si conferma di grande impatto, l’alcolicità è ben supportata dalla freschezza da tannini di grande livello gustativo. Chiude con piacevoli ricordi speziati e minerali. Ideale su piatti succulenti a base di carni rosse di media cottura e piatti di selvaggina con sughi di cottura molto concentrati.

Collio Ribolla Gialla DOC 2001
Zona di produzione: San Floriano del Collio – Età del vigneto: dai 4 ai 20 anni – Esposizione: Sud – Altitudine: dai 100 ai 150 metri – Tipologia del terreno: Ponka ( Marne e Arenarie ) – Vitigni: Ribolla Gialla 100% - Sistema di allevamento: Guyot – Densità di impianto: 5.000 ceppi per ettaro – Resa per ettaro: 40/50 quintali – Epoca di vendemmia: Ultima decade di settembre – Tecnica di vinificazione: Pressatura soffice, fermentazione in tonneau da 7,5 ettolitri, temperatura di fermentazione non controllata, fermentazione malolattica ed elevazione in barriques per 11 mesi, affinamento in bottiglia per altri 7 mesi – Bottiglie prodotte: 2.600
Cristallino, giallo paglierino carico di grande luminosità. Offre al naso sensazioni grasse e fresche allo stesso tempo: dapprima lo speziato dolce della vaniglia e un lievissimo miele, poi note fruttate di mela, nespola, uva spina. Complesso, si aggiungono note floreali di ginestra e scorza di cedro. In bocca la vena fresca è molto evidente e ben bilancia, insieme ad una buona sapidità, la morbidezza del vino. Su pesci salsati, timballi, risotti, paste con sughi di carne, frittate con formaggi.

Sialis – Igt delle Venezie Pinot Grigio 2001
Zona di produzione: San Floriano del Collio – Età del vigneto: 15 anni – Esposizione: Sud - Sud Est – Altitudine: dai 100 ai 150 metri – Tipologia del terreno: Ponka ( Marne e Arenarie ) – Vitigni: Pinot Grigio 100% - Sistema di allevamento: Guyot – Densità di impianto: 5.000 ceppi per ettaro – Resa per ettaro: 40/ 50 quintali – Epoca di vendemmia: Primi giorni di settembre – Tecnica di vinificazione: Pressatura soffice, fermentazione sulle bucce per 8 giorni in tino aperto, fine fermentazione in botti da 5 ettolitri, temperatura di fermentazione non controllata, elevazione in botti da 5 ettolitri per 12 mesi, affinamento in bottiglia per altri 12 mesi – Bottiglie prodotte: 1.000
Di colore rosa tenue e di buona consistenza. Al naso presenta sentori di frutta cotta evidenti, vaniglia, tabacco su sottofondo minerale. In bocca conferma tutta la sua sapidità, il principale elemento equilibratore della spiccata spalla alcolica che dota il vino di una struttura poderosa. Su formaggi freschi a tendenza dolce e piatti a base di carne, sia semplici sulla piastra, sia con salse e spezie. Bene anche con i risotti e i piatti di pesce elaborati.

Scopriamo la ponka in un vigneto di Terpin.
Non si può comprendere la qualità dei vini di San Floriano del Collio se non si conoscono le qualità del suo territorio.La Ponka, costituito da marne ed arenarie, è un terreno ricco di sali minerali, ideale per l'arricchimento del sapore del vino, grazie anche ad una friabilità che favorisce un facile assorbimento di tali elementi. Allo stesso tempo è povero di sostanza organica per cui la pianta della vite è costretta a produrre poco.Il comprensorio del Collio vede poi una rapida alternanza di montagna e di mare che determina delle forti escursioni termiche tra giorno e notte, ideali per il mantenimento dei profumi e dell’acidità.

Le mani di Franco...

FRIULI: terre uomini vino

Venerdì 21 gennaio abbiamo avuto il piacere di essere tra il pubblico, all'International Wine Academy di Roma, per la presentazione del libro "FRIULI: terre uomini vino", di Andrea Zanfi con foto di Giò Martorana (Carlo Cambi Editore).
La serata è stata particolarmente gradevole, anche grazie agli ospiti e agli interventi in conferenza stampa, venendo a creare una sorta di anteprima dei Superwhites, kermesse giunta alla 5ª edizione qui nella Capitale.
Il carattere di uomini e donne di questa regione può apparire introverso, quasi diffidente, però ci è rimasta impressa una citazione dell'autore, Andrea Zanfi, il quale definisce i vignaioli friulani "come un'ostrica dura da aprire, ma quando ci riesci trovi dentro una perla...".
L'autore ci conduce in questo viaggio, accompagnati dalle splendide immagini catturate da Giò Martorana, in un percorso che sottolinea il rapporto antico e genuino, "contadino", tra gli uomini e la terra, un connubio indispensabile per creare il terroir per vini straordinari.
Proprio come le mani in copertina, che sono del nostro amico Franco Terpin...

"FRIULI: terre uomini vino", pagine 420, lingua: Italiano-Inglese, Euro 67.00 ISBN 88-88482-21-6
www.carlocambieditore.it

La DOC Collio/Collio Goriziano

La zona di produzione si estende su tutto o parte del territorio di otto comuni:
Gorizia, Capriva del Friuli, Cormòns, Dolegna del Collio, Farra d'Isonzo, Mossa, San Lorenzo Isontino e San Floriano del Collio.

Sottodenominazioni da uvaggi:
Collio Rosso: prodotto con uve Cabernet Franc e/o Cabernet Sauvignon, e/o Merlot e/o Pinot Nero.
Collio Bianco: prodotto con uve Ribolla gialla (45%-55%), Malvasia istriana (20%-30%) e Tocai (15%-25%).

Sottodenominazioni varietali:
Collio Cabernet (prodotto con uve Cabernet Franc e/o Cabernet Sauvignon) e tutti i seguenti vinificati in purezza: Collio Cabernet Franc, Collio Cabernet Sauvignon, Collio Merlot, Collio Pinot Nero, Collio Chardonnay, Collio Malvasia, Collio Muller Thurgau,Collio Picolit, Collio Pinot bianco, Collio Pinot grigio, Collio Ribolla o Ribolla Gialla, Collio Riesling, Collio Riesling italico, Collio Sauvignon, Collio Tocai Friulano, Collio Traminer aromatico.
Il disciplinare (codiceenologico.it©)

Azienda Agricola Terpin
Località Valerisce, 6/a
34070 San Floriano del Collio, Gorizia
Anno di fondazione: 1994
Ettari vitati di proprietà: 3 + 5 in affitto
Esposizione: Sud/Sud - Est/Sud - Ovest
Totale bottiglie prodotte: 16000
Vendita diretta prevista: sì
Visite all’azienda: su prenotazione
+39 0481.884215
+39 0481.884215
www.vinoinrete.it/cantina/terpin
terpin@libero.it

Come arrivare:
Dalla A4 uscire al casello di Villesse, proseguire per Gradisca d'Isonzo, percorrere la SS351 per circa 10 km fino alle indicazioni per Valerisce.

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WEBMASTER LLR  24/1/2005 17.16     VINO IN RETE GLOSSARIO