Il pianeta-vino, un mondo da esplorare.
Il diario dei nostri viaggi, gli incontri con i produttori.
VIAGGI & INCONTRI
COLLIO 2004
|
Le colline che circondano Gorizia, zona di produzione della DOC Collio (o Collio Goriziano) costituiscono uno dei migliori ambienti naturali in assoluto per la coltivazione della vite.
E' una piccola area compresa tra il fiume Judrio ed il confine con la Slovenia che gode dell'influsso benefico del mare (il non lontano golfo di Trieste), della positiva protezione di vicine barriere naturali (catene montuose e boschi molto ben tenuti: non è raro - come è capitato a noi - scorgere i caprioli dai vigneti) e di una insolazione intensa.
Il regolare susseguirsi di vallate ed alture a breve distanza le une dalle altre, inoltre, determina una inclinazione ottimale del suolo che, oltre a migliorare il drenaggio, provoca un maggiore impatto dei raggi del sole sulle viti. Ma, l'eccellenza e l'unicità dei vini prodotti in quest'area - tra i migliori vini italiani - devono molto soprattutto alle caratteristiche geologiche del terreno: rocce marnose ed arenarie che in superficie si sgretolano in frammenti scagliosi e via via in argilla finissima (la cosiddetta "ponka", termine friulano che identifica la marna) e, a diverse profondità, presenta una peculiarità piuttosto rara: uno strato denominato "Flysh di Cormons"¹. |
E' proprio questa conformazione unica che conferisce ai vini del Collio una freschezza eccezionale e la loro attitudine all'invecchiamento. Soprattutto nei vini bianchi² questo crea nelle DOC Collio e Collio Orientali del Friuli delle condizioni uniche in Europa: esprimono la loro potenza ed il massimo della loro personalità dopo 3/5 anni di invecchiamento (uno dei motivi per cui vengono indicati dalla stampa internazionale come "Super-Whites" oppure qualche volta "bianchi-rossi").
Gli uomini di Gorizia poi hanno fatto il resto: credendo e promuovendo il loro territorio e le sue tipicità, salvando vitigni unici come la Ribolla gialla, il Refosco, il Picolit. Intelligentemente. Riproponendo una tradizione viva, stimolata dall'innovazione e resa insieme diversa e fedele a se stessa.
Grazie alla guida di Roberto Sirok, nostro amico e Virgilio in questo viaggio, siamo entrati nelle case di Cormons e seduti intorno ai tipici focolari friulani siamo venuti a contatto con il carattere di questa terra.
In questo diario di viaggio
vi proponiamo un assaggio del Collio attraverso la visita
di due aziende. Un produttore storico, Primosic - tra i primi
ad entrare nel Consorzio dei produttori del Collio, è sua
la prima bottiglia etichettata dalla DOC nel 1964 - e un giovane
produttore, Terpin, per scoprire i segni di continuità e di
unità di una comunità e scorgere forse il filo conduttore
di un carattere da considerare come esempio: scommettere nella
tipicità di un territorio e nell'innovazione intelligente,
promuoverle ed andare avanti. INSIEME.
¹ In geologia è una formazione sedimentaria costituita da numerosi strati calcarei depositati, dalle acque provenienti da un rilievo in smantellamento, in un bacino creato da un progressivo affossamento della crosta terrestre.
² Vedi riquadro "Vini bianchi da non bere subito: un invito a scoprire il Barolo dei bianchi". |
|
Vini bianchi da non bere subito: un invito a scoprire il "Barolo dei bianchi"
E' una questione di terreno che nel Collio possiede delle caratteristiche geologiche eccezionali e di una posizione geografica felice che fonde in giusto equilibrio gli influssi benefici del mare e della montagna.
E' per questi motivi che i vini bianchi del Collio mantengono a lungo la loro struttura continuando a migliorarla negli anni: sono bianchi da gustare appieno quando sono maturi, dopo 3/5 anni dalla vendemmia. Come per i vini rossi il Barolo, che da giovane è chiuso e poco aggraziato e a distanza di anni regala profumi e sapori straordinari, così per i vini bianchi il Collio ha una marcia in più regalando con il passare degli anni sensazioni piacevoli e sorprendenti.
Vino bianco dell'anno? E chi l'ha detto?
Molto meglio il vino bianco d'annata!
|
La DOC Collio/Collio Goriziano
La zona di produzione si estende su tutto o parte del territorio di otto comuni:
Gorizia, Capriva del Friuli, Cormòns, Dolegna del Collio, Farra d'Isonzo, Mossa, San Lorenzo Isontino e San Floriano del Collio.
Sottodenominazioni da uvaggi:
Collio Rosso: prodotto con uve Cabernet Franc e/o Cabernet Sauvignon, e/o Merlot e/o Pinot Nero.
Collio Bianco: prodotto con uve Ribolla gialla (45%-55%), Malvasia istriana (20%-30%) e Tocai (15%-25%).
Sottodenominazioni varietali:
Collio Cabernet (prodotto con uve Cabernet Franc e/o Cabernet Sauvignon) e tutti i seguenti vinificati in purezza: Collio Cabernet Franc, Collio Cabernet Sauvignon, Collio Merlot, Collio Pinot Nero, Collio Chardonnay, Collio Malvasia, Collio Muller Thurgau,Collio Picolit, Collio Pinot bianco, Collio Pinot grigio, Collio Ribolla o Ribolla Gialla, Collio Riesling, Collio Riesling italico, Collio Sauvignon, Collio Tocai Friulano, Collio Traminer aromatico.
|
|
Suggerimenti per una visita nel collio
Come arrivare:
Dalla A4 uscire al casello di Villesse, proseguire per
Gradisca d'Isonzo e per Cormòns.
|
|
Dove abbiamo alloggiato:
Ecco un altro esempio da cui prendere spunto! Grazie al nostro caro cicerone, Roberto Sirok, abbiamo scoperto che la Pro Loco di Cormons (Promo Cormòns Collio) per favorire e promuovere il soggiorno tra le belle colline del Collio mette a disposizione degli appartamenti comodissimi nel centro della cittadina, completamente arredati, con stoviglie, biancheria, doppi servizi, tv, lavatrice e posto auto. I prezzi sono vantaggiosissimi e noi ci siamo trovati benissimo: ci è sembrato di stare a casa! Tenete conto che offre inoltre una vasta gamma di servizi turistici, da visite guidate a servizi Taxi e Tour.
Promo Cormòns Collio
|
Se avete un po' di tempo in
più:
Avete l'imbarazzo della scelta: 12 itinerari nel Collio
consigliati su www.collionline.it.
Da vedere a Cormòns: il Palazzo municipale in stile
palladiano, il Duomo e Centa, il castello di epoca romana,
la chiesetta della Subida e la Chiesa di S. Caterina,
la raccolta d'arte parrocchiale, l'Enoteca di Cormòns,
cooperativa di soci produttori, nata nel 1984, che presenta
i vini della zona del Collio e dell'Isonzo ed in cui
durante tutto l'anno vengono promossi appuntamenti per
buongustai.
Inoltre da segnalare la "La Vigna del Mondo" della Cantina
Produttori di Cormòns, impiantata nel 1983 ospita oltre
450 varietà di vitigni, provenienti da tutti i continenti,
che danno origine al "Vino della pace", unico perché
ogni anno viene spedito a tutti i capi di Stato con
il suo messaggio di pace e di fiducia in un futuro migliore.
|
|
Dove abbiamo cenato:
MIC - VECCHIE PROVINCE
Via Zorutti,18 - 34070 Mossa (GO)
0481
808693 (no mercoledì)
Ci siamo trovati molto bene ed è un ottimo locale, un'antica
"frasca", dove avvicinarsi alle usanze, sapori tipici
e piatti sloveni.
A noi sono piaciuti molto l'orzotto al baccalà con polenta
e montasio, i ravioli ripieni di patate ed erbe al sugo
d'arrosto, gli gnocchi di carote al cinghiale, il salame
all'aceto con il caratteristico "frico croccante" (piccolo
tortino croccante a base di polenta e patate). |
|
La Gastronomia nel Collio
La cucina del Collio proviene da una tradizione gastronomica
particolarissima, è un amalgama delle culture che si sono
alternate e degli influssi dei popoli confinanti: la cucina
di Venezia, la cui influenza si avverte nelle minestre e nelle
preparazioni a base di pesce, la cucina austro-ungarica (con
le sue componenti boema, polacca, ungherese e slava) per i
dolci ed i piatti a base di carne e selvaggina, la cucina
popolare slovena.
Non lasciate il Collio senza averla provata, è un’esperienza
da non perdere.
Per saperne di più:
1. “Ricette friulane – Friuli Path of flavours” di Walter
Filiputti – Ed. Il Gusto Gribaudo
2. “La cucina della terra di Cormòns” a cura di Lella Au Fiore
– Edizioni La Laguna
3. www.friuliviadeisapori.it
|
|
|